Skip links

 

Il centro estivo Valpo

Il centro estivo Valpo

Lunedì 27 Luglio inizierà l’ultima settimana del centro estivo che, con tanta passione e spirito di collaborazione, Il RCV è riuscito a organizzare con successo anche quest’anno.

Hanno partecipato in totale circa 50 bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni divisi in 7 gruppi, ciascuno gestito da un animatore. Al lavoro, per garantire la massima sicurezza ed efficienza, si sono messi anche Marco Previato, Davide Fagagnini e Paola Lia, coordinatori del progetto.

La giornata tipo

Dalle 7 e mezza alle 9 del mattino ha inizio l’accoglienza dei ragazzi: 4 gruppi accedono dall’ingresso principale direttamente in Club House, gli altri 3 vengono fatti entrare dal cancello degli spalti, direzione palestra. In questo modo si evitano assembramenti e si gestisce nel migliore dei modi la misurazione della temperatura e la firma dei documenti da parte dei genitori.

Dopo un primo momento di preparazione, alle 9 si scende in campo (tempo permettendo) e si dà inizio ai giochi: non solo rugby, ma anche calcio, palla prigioniera e tanti altri giochi che spesso sono gli stessi bambini a proporre.

Ore 10:30 fine primo tempo: ci si rinfresca, si recuperano le energie e poi, in base alle temperature, si decide se continuare l’attività in campo o tornare al fresco dove, rigorosamente divisi in zone, si gioca a carte, giochi da tavolo, alcuni si dedicano al karaoke e all’ascolto della musica. Ci si serve anche della palestra, dove gli attrezzi sono stati disposti in modo da garantire lo spazio per le attività al chiuso.

Alle 12:30 il pranzo è servito!

A pasto concluso ci si può rilassare fino alle 14, quando ha inizio il momento meno gradito dai bambini, ma tanto importante per mamme e papà: i compiti. Gli educatori seguono i bambini e li aiutano a svolgere gli esercizi assegnati dalle scuole per le vacanze, riportandoli per un’oretta tra i banchi di scuola.

Terminato lo studio, si torna in campo: la maggior parte dei bambini hanno ancora tanta energia da spendere, quindi si riparte con i giochi preferiti, altri invece preferiscono godersi l’aria aperta all’ombra del gazebo e dedicarsi ai disegni o alle carte.

Dalle 16 alle 17:30, in base agli impegni, i genitori possono riportare i bambini a casa.

Parola ai responsabili

“L’obiettivo era restituire una regolarità alla giornata dei bambini. Venendo a mancare il momento scuola e quello ricreativo avevano bisogno di ritrovare una quotidianità: arrivare a un certo orario, mangiare dopo le attività, avere un momento prestabilito per i compiti e così via. Ancora più importante era, dopo un lockdown così pesante soprattutto per loro, farli tornare a socializzare con i propri compagni. In questo siamo stati bravi, a mio avviso, a non dare indicazioni eccessivamente rigide agli animatori sulla scelta delle attività, per permettere ai ragazzi  di sentirsi liberi di esprimersi” ci racconta Paola Lia.

“I bambini devono divertirsi, stando con gli amici e chiaramente seguendo le norme di sicurezza. Un po’ di competitività non guasta mai, quindi abbiamo dedicato un giorno a settimana alla maxi sfida: ogni gruppo svolge degli esercizi e alla fine noi valutiamo la migliore prestazione, premiando simbolicamente i vincitori.  Abbiamo ricevuto dei feedback molto positivi sia dai bambini che dai genitori, quindi siamo felicissimi del lavoro che siamo riusciti a svolgere” conclude la responsabile.

Il presidente del settore giovanile Luciano Gobbi conferma i propositi fissati dal Club all’inizio del progetto, e aggiunge: “Abbiamo voluto dare sollievo e un servizio alle famiglie cercando di contenere al massimo le quote di iscrizione, considerando il non facile momento economico, il tutto in un ambiente sano e sicuro. Abbiamo recuperato velocemente gli operatori, molti dei quali sono volontari provenienti dalle nostre giovanili, e li abbiamo formati anche per la problematica Covid. Inoltre abbiamo definito, di intesa con i servizi educativi del Comune di San Pietro in Cariano, un protocollo di sicurezza. I numeri dei partecipanti al Centro estivo e i commenti molto positivi dei genitori sono la conferma che gli obiettivi che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti. Abbiamo stimolato nei bambini la voglia di giocare e di stare insieme, pur nel rispetto del protocolli sicurezza, e abbiamo visto i visi sereni dei loro genitori.”

Conclude con i doverosi ringraziamenti a chi ha permesso la realizzazione del progetto: “Un ringraziamento va a tutti i nostri operatori e in particolare a Marco, Paola, Giorgia e Davide, che sono stati l’anima di questa iniziativa, espressione della vivacità e del senso di appartenenza del Valpo. Un grande grazie anche a Francesco Bulbarelli, tecnico della prevenzione ed ex giocatore giallorosso, che si è occupato a titolo gratuito del protocollo sicurezza. Adesso ci riposiamo le prime due settimane di agosto, per poi ripartire con nuove iniziative rivolte al minirugby e alle giovanili, sempre con lo stesso spirito. Ma di questo parleremo più avanti.”

Il Club è orgoglioso del lavoro che è stato svolto: sono state onorate le due parole d’ordine nella formazione dei mini Valpo, divertimento e disciplina.

Join the Discussion