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Serie A: Santamargherita espugna Paese

Serie A: Santamargherita espugna Paese

Dopo la pausa per il Sei Nazioni ricomincia alla grande il cammino del Santamargherita nella Poule 2 Retrocessione. La squadra dei coach Bresciani e Bettini ha infatti espugnato il sempre difficile campo del Paese con il punteggio di 17-13 al termine di un match intenso e in cui i giallorossi hanno dimostrato grande ordine e determinazione, costruendo il vantaggio nel primo tempo e resistendo poi al ritorno dei padroni di casa. Grazie alla bellissima vittoria la squadra di San Pietro in Cariano bissa il successo esterno di Udine e sale a quota 9 in classifica al secondo posto, ma la battaglia si preannuncia davvero avvincente con tutte le squadre racchiuse in cinque punti.

L’avvio di gara è migliore per la squadra di casa, che nei primi 20 minuti imposta le prime manovra d’attacco guadagnando più possesso e territorio. Il buon avvio è legittimato dal primo giro dalla piazzola al quarto d’ora ma soprattutto dalla marcatura di Furlan che parte dalla propria metà campo e arriva sotto i pali dopo un bello slalom. Subita la prima meta Previato e compagni trovano una decisa reazione che porta a tre marcature tra il minuto ’25 e ’35. Si inizia con Tommaso Saccomani, il più lesto di tutti a schiacciare una palla allungata al piede in area di meta, e si prosegue con la marcatura di Ireneo Persi che timona la touche maul oltre la linea bianca prima di schiacciare. Chiude il giro di tris Manuel Damoli, dopo una bella azione portata avanti dal mediano di mischia Martin Stefani, all’esordio in maglia giallorossa, e da entrambi i Filippini offload dopo offload. “Un’azione davvero bella e in continuità”, dirà un soddisfatto coach Bresciani a fine match. I primi quaranta minuti si sono chiusi così sul 17-10 per i giallorossi.

In avvio di ripresa parte bene Paese deciso a ribaltare la situazione, ma di nuovo è la difesa ospite a salire in cattedra dimostrando ordine nell’organizzazione ed efficacia nell’uno contro uno. Nemmeno con l’uomo in meno per un cartellino giallo e nemmeno dopo l’uscita dal campo di Thomsen per una botta al ginocchio, che costringe Bresciani a mescolare le carte della linea veloce, la musica cambia. Paese riesce a mettere a referto solo un calcio di punizione che fissa il punteggio sul 17-13 con cui si chiude la gara. Anzi, nel finale è il pack giallorosso ad alzare la voce nel confronto ordinato permettendo di controllare il match con intelligenza.

Da L’Arena del 21/02/16

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