E’ ripartito anche per questa stagione sportiva “Valli dell’Adige”, progetto federale di sviluppo del rugby giovanile di qualità patrocinato dalla Federazione Italiana Rugby e che ha nel Valpolicella Rugby 1974 e nel Rugby Trento le due società di riferimento. Il progetto, lanciato nella stagione 2013/14 grazie all’impulso della società di San Pietro in Cariano che si è fatta promotrice dell’iniziativa, coinvolge le squadre delle province di Verona e Trento (West Verona, Trento, Lagaria Rovereto, Polisportiva Oltrefersina, Benacense, Rotaliana e Cedroni della Val di Non).
L’obiettivo è creare sinergie tecniche in grado di arricchire ciascuna delle società che liberamente e spontaneamente hanno aderito, organizzando momenti di incontro nel corso dei quali formare i tecnici ma soprattutto gli atleti delle rispettive squadre giovanili, creando poi una selezione composta dagli atleti più meritevoli che scende in campo nel corso della stagione contro analoghe selezioni di diversa provenienza geografica. Due anni fa si è partiti con l’Under16 e dopo i promettenti ed incoraggianti risultati ottenuto dalla selezione, tra cui la partecipazione al più prestigioso torneo nazionale di categoria, il Milani di Rovigo, la scelta è stata quella di dare continuità con il gruppo originale di ragazzi ora passati all’Under18 dei rispettivi club proseguendo il lavoro iniziato nelle scorse due stagioni. E a coordinare e guidare il progetto dal punto di vista tecnico, su precisa indicazione della Federazione, saranno ancora i due allenatori del Valpolicella Rugby Andrea Bonfante e Alessandro Zanella, con quest’ultimo che dopo le tante stagioni alla guida della Prima Squadre del Santamargherita in Serie B e poi in Serie A, trova subito un ulteriore impegno indirizzato alla guida dei più meritevoli giovani delle due province.
D’intesa con la Federazione le società veronesi e trentine coinvolte nel progetto hanno portato avanti la volontà di sviluppare un’attività di più alta qualità nelle province di Verona e Trento. Gli allenamenti coordinati e congiunti con i ragazzi hanno proprio l’obiettivo di abituare alcuni di essi ad un determinato tipo di lavoro tecnico ed atletico, in parte diverso da quello normalmente fornito dal club di appartenenza. Le società aderenti hanno firmato un protocollo d’intesa con cui si impegnano a condividere le finalità sportive e tecniche del progetto con l’obiettivo di migliorare la qualità del rugby giovanile nelle aree coinvolte ma anche di creare collaborazione, senza sovrapposizioni con la normale stagione sportiva delle squadre o con altri momenti di formazione federale (Centri di Formazione e Accademie Zonali).
Con cadenza regolare Bonfante e Zanella, insieme ai tecnici delle rispettive squadre, avranno il compito di coordinare gli allenamenti degli atleti presso le strutture sportive delle due squadre di riferimento Valpolicella 1974 e Rugby Trento. Parallelamente vengono organizzati allenamenti congiunti rivolti agli atleti selezionati. “Siamo molto soddisfatti per come sono andate le cose nei primi due anni, ma ora vogliamo continuare a crescere – afferma Zanella – Per questo il progetto prosegue questa stagione anche con l’Under18, proprio per dare continuare con il nucleo di ragazzi con cui tutto è partito due anni fa”. Dopo i primi allenamenti congiunti, è arrivato per le selezioni anche il primo momento di confronto sul campo. Domenica 14 febbraio ai campi dello Sporting Club Verona di Via Albere la selezione Valli dell’Adige Under16 ha affrontato una selezione bellunese, mentre la selezione Under18 sarebbe dovuta scendere in campo a Valsugana ma il match è stato rinviato per l’impraticabilità del campo.
Lo scorso anno sotto la guida di Andrea Bonfante sono stati molti gli impegni onorati, anche di livello extra nazionale e di grande prestigio: la selezione Under 16 del Progetto Valli dell’Adige infatti è scesa in campo contro il Cobham RFB, club che nel corso della Rugby World Cup 2015 ha fatto da Official Team Base della Nazionale italiana di Parisse e compagni. Un sogno per tutti i giovani rugbisti che conoscono e migliorano il loro rapporto con la palla ovale grazie anche a progetti come Valli dell’Adige.