Occasione sprecata per il Valpo che domina i primi venti minuti di gioco ma poi ricade nella solita trappola, l’indisciplina. I ragazzi di Gastaldi si consolano con un punto in classifica che al momento li porta in penultima posizione appaiati al Romagna Rugby. Il match odierno termina 24 a 28 per il Casale, bravo a rimanere compatto per tutti gli ottanta minuti.
I giallorossi partono con il piede sull’acceleratore e dopo una serie di fasi martellanti con i primi otto muovono il pallone al largo dove Simoni si fa trovare pronto segnando la prima meta dell’incontro in mezzo ai pali. È lo stesso numero quindici a trasformare. 7 a 0 all’ottavo minuto. In attacco gli uomini di Gastaldi sembrano avere un ottimo feeling. Lo dimostra la seconda meta dopo soli dieci minuti. Da touche a cinque metri Fortunato sfrutta una giocata “furba” e va a schiacciare indisturbato. Al diciottesimo i padroni di casa conducono per 14 a 0. A questo punto la voglia di chiudere la partita prevarica sulla lucidità e Musso e compagni perdono l’ordine. Al minuto venticinque da posizione comoda Casale indica i pali e accorcia le distanze. Sei minuti più tardi di nuovo il numero dieci Girotto centra i pali da calcio di punizione: 14 a 6. In chiusura di primo tempo i biancorossi sembrano aver ritrovato la bussola e si dimostrano parecchio più concreti dei propri avversari. Da un calcio di punizione a favore del Valpo rimasto in campo, gli ospiti costruiscono un buon contrattacco e al trentanovesimo arriva anche la marcatura pesante con l’ala Gallimberti. Il direttore di gara Vinci manda le squadre a riposo sul risultato di 14 a 11. I chiarimenti dell’intervallo aiutano decisamente i padroni di casa. Il Santamargherita infatti riparte forte e il solito Della Sala schiaccia oltre la linea da pick and go. Simoni regala ai suoi anche i due punti aggiuntivi e si va sul 21 a 11. Gli ospiti reagiscono dimostrando nuovamente buone capacità di gestione. Il Valpo invece, complice forse l’importanza del match, pecca di frenesia e concede calci agli avversari. Al nono minuto il direttore di gara estrae il giallo nei confronti di Ipuche per placcaggio al collo. I giallorossi si difendono, riescono a risalire il campo e respirano grazie ad altri tre punti che arrivano dal piede di Simoni. La superiorità numerica e la condizione fisica degli ospiti iniziano però a fare la differenza. Al minuto 53 il seconda linea Lubiato va in meta da drive. Girotto non trasforma e il Valpo rimane a distanza di break. Appena tornati in parità numerica un altro placcaggio irregolare viene punito con il cartellino a Fausto Fortunato. Casale ne approfitta e a venti minuti dalla fine trova la terza marcatura con il neo entrato Russi: 24 a 21. Nell’ultimo quarto di gara si assiste a un’intensa battaglia fisica. I primi otto biancorossi hanno nettamente la meglio guadagnando calci di punizione in mischia ordinata. Il quindici di San Pietro in Cariano è alle corde ma lotta con le ultime forze rimaste. Al minuto 74 arriva la doccia fredda: l’ala ospite Zamberlan sfugge a due placcaggi e schiaccia la meta del sorpasso. L’estremo Adam trasforma chiudendo definitivamente le ostilità.
Visibilmente affranto per l’occasione sprecata, il capitano giallorosso Vittorio Musso analizza gli ottanta minuti giocati dalla sua squadra. «Siamo partiti molto bene ma non abbiamo avuto la lucidità di chiuderla nel primo tempo. Fare una partita ordinaria e disciplinata era l’obiettivo principale ma siamo mancati proprio su questi aspetti fondamentali. Casale ha avuto la forza di reagire ma il match era nelle nostre mani e non bisognava lasciare spazio alla rimonta». La forte delusione va rapidamente messa da parte. Nelle prossime due sfide il Santamargherita avrà di fronte squadre forti e organizzate ma il gruppo squadra non si da per vinto. «Andremo a Valsugana per vincere – spiega Musso – Le ultime partite ci hanno fatto capire che la salvezza dipende da noi. Da domani saremo al campo a lavorare duramente. Voglio ringraziare il nostro pubblico per il sostegno a cui diamo un valore enorme. Faremo di tutto per non deluderli».
Tratto da L’Arena del 24/04/2023