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Valpo 11-14 Patavium

Valpo 11-14 Patavium

Come da pronostici partita combattuta. Al termine degli ottanta munti la spunta Patavium. Una gara nervosa, decisa dai tanti falli commessi da ambo le parti. Gli ospiti però si dimostrano più concreti e lucidi nei momenti determinanti.
Un primo tempo in cui entrambe le formazioni optano per esplorare la metà campo avversaria. Molti i calci di spostamento per cercare il guadagno territoriale. Nei primi quaranta minuti infatti né il Santamargherita né il Patavium riescono a superare la linea di meta. Simoni e Fincato piazzano sei punti sul tabellino e si va a riposo in parità.
A inizio secondo tempo i giallorossi scendono in campo con scarsa determinazione e Patavium ne approfitta segnando quella che sarà la meta decisiva. Nella seconda frazione il match si innervosisce come dimostra il cartellino rosso al numero sette Salasnich e il contemporaneo giallo a Forquera del Valpo. Da questo momento il gioco si fa lento e diventano fondamentali le fasi statiche dove Patavium dimostra di avere qualcosa in più.
Troppi infatti i palloni persi in rimessa laterale dai padroni di casa e una mischia ordinata che negli ultimi venti minuti non si è dimostrata all’altezza degli avversari.

L’equilibrio iniziale si rompe al quinto minuto quando, dopo i primi tre falli dei padroni di casa, Patavium approfitta e Fincato mette a segno i primi tre punti. Entrambe le squadre mantengono il controllo del campo evitando grossi rischi e cercando di spostare la pressione sugli avversari. Al minuto diciotto è il Valpo ad optare per i pali: il giovane Simoni non sbaglia e si va sul tre a tre. Il classe 2004 si ripete sei minuti più tardi portando in vantaggio i suoi. Nei minuti che seguono i giallorossi sembrano poter prendere il sopravvento con azioni ben orchestrate al largo. Una buona intuizione di Malavasi intorno al trentesimo manda in meta Simoni ma il direttore di gara annulla per passaggio in avanti. Gli ospiti rialzano la testa, riconquistano la metà campo avversaria e tornano in parità ancora grazie al piede del proprio mediano d’apertura. Allo scadere della prima frazione l’ala Trainotti si ritrova a un passo dalla linea di meta ma c’è un buon recupero ospite in extremis e, con la palla che finisce in touche, si chiude il primo tempo.
Al rientro in campo Patavium riesce a sfruttare la poca attenzione dei padroni di casa e va in meta con il seconda linea Marcolongo. Fincato non trasforma e il Santamargherita rimane sotto break. All’ottavo minuto una serie di scorrettezze porta l’arbitro Crepaldi a estrarre due cartellini (uno per parte) e la gara perde di fluidità. L’eccessiva indisciplina del Valpo si fa sentire e la dura punizione arriva al minuto trenta, quando i padovani si portano a più otto grazie ad un calcio piazzato. I giallorossi non demordono e dimostrano, forse troppo tardi, tutta la volontà di fare risultato. Al trentasettesimo il capitano Fortunato va a schiacciare dopo una ripartenza da mischia ordinata: undici a quattordici. Negli ultimi sgoccioli si vede una sola squadra in campo che però è costretta a ripartire da troppo lontano e, nonostante un paio di attacchi molto efficaci a tempo scaduto, Patavium riesce a recuperare il pallone e a registrare una vittoria fondamentale ai fini della classifica.

Lo stop del campionato nel prossimo weekend servirà agli uomini di Gastaldi per recuperare qualche pedina fondamentale e per fare chiarezza sui prossimi obiettivi. Primo fra tutti la trasferta a Casale dell’undici dicembre.

Il commento dell’utility back Roberto Reale, schierato nel match odierno trequarti ala: «Nel primo tempo siamo stati bene in campo, rispettando il piano di gioco che ci eravamo prefissati. Qualche pecca si è vista in difesa da prima fase ma siamo riusciti in ogni occasione a metterci una pezza. In attacco abbiamo costruito belle azioni, e anche questo era un chiaro obiettivo lavorato in settimana». Il calo mentale della squadra nella seconda frazione è stato, secondo il classe 97, il fattore determinante della partita. «Abbiamo sofferto lo stile di gioco del Patavium incentrato su un’aggressività, a volte ai limiti del regolamento, intorno al punto d’incontro. Solo negli ultimi minuti siamo riusciti a renderci conto dello spazio a disposizione al largo ma il match ci era già scivolato dalle mani». Un grosso lavoro per il Valpo andrà fatto nelle fasi statiche. Troppi i palloni persi in touche e una mischia ordinata altalenante. «Gli avversari avevano preparato molto bene il match, sapevano come farci male in touche, sia in attacco che in difesa. Sono convinto che il nostro reparto avanzato può e deve performare a un livello più alto. Anche da noi trequarti serviranno prestazioni più decise, per tornare prima di tutto a divertirci come squadra».

Tratto da L’Arena del 28/11/2022

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