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Rugby & Enologia: la presentazione ufficiale

Rugby & Enologia: la presentazione ufficiale

“RUGBY & ENOLOGIA”
Il progetto internazionale di formazione giovanile che lega i territori della Valpolicella e di Mendoza (Argentina)

Si è svolta ieri sera la presentazione di “Rugby & Enologia”, un progetto internazionale destinato a giovani sportivi provenienti da Mendoza, il maggiore distretto vinicolo argentino situato nella parte Ovest del Paese. L’obiettivo è quello di permettere ai ragazzi di fare un’esperienza a 360 gradi in ambito accademico, lavorativo e sportivo. Un’idea nata dalla sinergia di tre amici che, da sempre, sono uniti dal rugby: Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, Luciano Gobbi e Sergio Ruzzenente, presidenti del Valpolicella Rugby Junior Asd e del Valpolicella Rugby 1974 Asd. Alla serata, ha preso parte anche il professor Maurizio Ugliano, docente di Enologia dell’Università di Verona, che ha presentato le proposte didattiche che coinvolgeranno i ragazzi argentini attraverso il corso di laurea in scienze e tecnologie vitivinicole ed enologiche. Da remoto, ha parlato il professor Rodrigo López Plantey, dell’Università Nazionale di Cuyo- Facoltà di Scienze Agrarie, che direttamente dall’Argentina, ha espresso grande soddisfazione per quanto creato. D’altronde si parla del primo progetto che funge da veicolo per la formazione professionale, ma che permetterà anche un importante arricchimento sotto l’aspetto umano, sportivo e culturale. Nel pratico i ragazzi verranno ospitati negli appartamenti a disposizione della squadra del Valpo, indosseranno la maglia del Primo XV e per tutta la durata dell’esperienza frequenteranno i corsi messi a disposizione dall’Università di Verona e prenderanno parte a stage professionali che verranno poi riconosciuti in Argentina come crediti formativi. Da più di un anno si lavora per dare forma all’idea e una rete di istituzioni e di imprese italiane operanti nel settore vino, presenti con uffici e stabilimenti nel territorio di Mendoza, si è poi unita a sostegno del progetto.

La serata di presentazione si è conclusa con le parole dell’ospite d’onore dell’evento, Riccardo Cotarella, presidente dell’Associazione Enologi Italiani che ha suggellato il valore di un progetto innovativo che definisce il vino come “ponte culturale”, capace di unire e creare nuove possibilità e prospettive nel presente, per il futuro. Le porte sono aperte a tutti gli argentini, come ha sottolineato anche l’allenatore del Primo XV Mariano Gastaldi, e la speranza è che prima o poi anche i nostri ragazzi italiani possano essere ospitati a Mendoza prendendo parte allo stesso progetto.

Di Letizia Acquistapace

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