Quando si dice: “lo sport non forma giocatori, ma uomini”. Questa missione per il rugby ha un valore inestimabile. Lo dimostra Emanuele Cipriani, ex giocatore e importante commerciante di marmi negli Stati Uniti, con un gesto di gratitudine verso chi lo ha accolto con generosità. Emanuele ha fatto una donazione al Rugby Club Valpolicella, per sostenere la società nelle varie attività sportive, tra le quali proprio la formazione a tutto tondo dei propri atleti.
Genovese di nascita, Cipriani ha girato gran parte dello stivale ovale da ragazzo, giocando da professionista per squadre blasonate come Rovigo, L’Aquila e Piacenza. Al termine degli studi ha ricevuto una proposta di lavoro nel distretto del marmo di Sant’Ambrogio e, volendo continuare a divertirsi sui campi da rugby, ha bussato alla porta del Valpo.
“Ci ha più volte raccontato di non aver mai trovato uno spirito familiare così forte come da noi. Ogni volta che torna in Italia per lavoro viene al Club a salutarci con affetto”, racconta Marco Previato, compagno e amico di Emanuele.
Oggi il classe ’83 genovese vive negli Stati Uniti con la sua famiglia; a distanza di 10 anni dalla sua ultima partita in maglia giallorossa ha sentito l’esigenza di mostrare riconoscenza.
“Ha giocato con noi per pochissimo tempo, poiché grazie alle sue competenze linguistiche si è trasferito all’estero. Nonostante ciò ci sentiamo spesso, al suo matrimonio ha invitato diversi ragazzi di quel Valpo ed è molto legato al presidente Sergio Ruzzenente. Credo che con la donazione abbia voluto dimostrare ancora una volta quanto il sostegno che la nostra società gli ha dato è stato per lui importante e gradito”, conclude Previato.
“Una bellissima storia da aggiungere alle altre del nostro Club” dice il presidente Ruzzenente. “Emanuele è un bravo ragazzo. Lo abbiamo sempre supportato e lui si è sentito a casa, come in una vera famiglia. Negli anni il rapporto non si è mai perso, siamo rimasti in contatto ed è un grande piacere per tutti noi”, aggiunge il presidente.
Non a caso, da quando si prende in mano il pallone ovale, ciò che viene insegnato assiduamente è: fare sostegno ai propri compagni. Evidentemente il principio è diventato parte integrante della vita di Emanuele, rugbysta dentro e fuori dal campo.
Di Roberto Reale
Tratto da L’Arena del 20/12/2021