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Il progetto per il settore giovanile

Il progetto per il settore giovanile

In occasione della cena inaugurale della nuova stagione sportiva 2020/2021, il consiglio direttivo del Rugby Club Valpolicella ha illustrato il proprio progetto sportivo e societario agli atleti della prima squadra, la maggior parte dei quali saranno impegnati come allenatori delle giovanili. Un progetto avviato da diversi anni dalla società di Via Tofane e che punta alla valorizzazione dei propri atleti anche al termine della carriera sportiva, integrandoli all’interno dei quadri tecnici e societari e affidando loro la responsabilità di trasmettere alle nuove generazioni non solo le competenze tecnico/sportive, ma anche i forti e solidi valori su cui poggia la famiglia giallorossa.
Saranno proprio le squadre Juniores il fulcro del nuovo piano di lavoro, come spiega il Presidente del settore giovanile Luciano Gobbi: “Abbiamo da qualche anno impostato un programma di formazione rivolto ai nostri giovani educatori, in collaborazione con il Rugby Colorno, con l’obiettivo di avere degli allenatori preparati dal punto di vista tecnico, in grado di far crescere i ragazzi sul piano sportivo e umano. Il tutto sempre nell’ottica dell’impegno e del divertimento, centrale nel nostro piano formativo”. “L’obiettivo – continua Gobbi – è quello di dare a tutti i giovani che terminano il percorso Juniores la possibilità di giocare in una prima squadra, ognuno al livello adatto alle proprie qualità e differenziando i possibili sbocchi sportivi tra Serie A e Serie C1. Ciò sarà possibile grazie alla franchigia nata dalla collaborazione con West Verona e Lupos, con queste ultime due squadre che da quest’anno entreranno formalmente nel progetto.”
Questo il percorso tecnico organico e integrato: a partire dall’Under 14 gli atleti delle tre società costituiranno un gruppo unico. L’intento è quello di entrare a far parte, al più presto, dei massimi campionati nazionali giovanili, unendo forze, competenze e strutture. “L’aumento di quantità permette agli allenatori di lavorare sulla qualità – spiega Gobbi – Tutti hanno la possibilità di giocare esprimendosi liberamente, con un tocco di competitività che aumenterà il livello di attenzione di ciascun giocatore. Si verrà a creare un ambiente inclusivo, che allo stesso tempo valorizzerà le qualità del singolo. Il risultato sarà un settore giovanile competitivo, che riuscirà ad offrire alle due prime squadre giovani di qualità da inserire nelle rose”. Non solo, perché i ragazzi più talentosi e che dimostreranno impegno e disponibilità, saranno seguiti in allenamenti extra che riguarderanno la preparazione fisica e le skills individuali.
Per quanto riguarda la composizione degli staff tecnici, il club giallorosso ha scelto, a partire dalla prima squadra Santamargherita fino ad arrivare al minirugby, organici molto giovani che saranno coordinati da tecnici più esperti, per garantire vivacità e divertimento negli allenamenti. Le attività delle formazioni Under 14, 16 e 18 inizieranno la prima settimana di settembre, il minirugby invece riprenderà gli allenamenti sabato 12 settembre. “Attueremo ovviamente i protocolli della Federazione Italiana Rugby non appena ci verranno consegnati. Siamo già ampiamente preparati da questo punto di vista, avendo maturato una positiva esperienza con i centri estivi. Nelle prime due settimane, inoltre, offriremo ai genitori la possibilità di riabituare i giovani allo studio: avremo un team di insegnanti in Club House, che prepareranno i ragazzi al tanto atteso rientro a scuola”, conclude il presidente.

Tratto da l’Arena del 27/08/2020

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