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Il primo anno del progetto “Rugby-Enologia”

Il primo anno del progetto “Rugby-Enologia”

Giunge al termine il primo anno del progetto “Rugby-Enologia”, lanciato dal Rugby Club Valpolicella a inizio stagione 2021/2022.

Il ventenne Valentìn Girini ha trascorso nove mesi decisamente formativi nel veronese, dal punto di vista umano, sportivo e professionale. Nel Valpolicella Rugby è stato aggregato al Primo XV durante la settimana, disputando un ottimo campionato con la Franchigia under 19 da mediano d’apertura. Ha avuto la possibilità di frequentare, presso l’Università di Verona, corsi singoli attinenti al percorso di studi iniziato in Argentina.

A completare l’esperienza la visita ad alcune importanti cantine della Valpolicella, entusiaste del progetto. Nell’ultima settimana di permanenza in Italia, in particolare, il giovane rugbysta è entrato in contatto con dirigenti ed enologi della rinomata azienda Masi, nella spettacolare sede di Gargagnago.

La cantina leader nella produzione di Amarone dal 1772 ha offerto una visita guidata all’atleta giallorosso, terminata con una prelibata degustazione di vini della produzione italiana e argentina. Masi è infatti da anni radicata anche nella regione di Mendoza, a Tupungato, dove sfrutta le caratteristiche dei vigneti autoctoni per prodotti apprezzati in tutto il mondo.

All’incontro, oltre ad enologi e specialisti, erano presenti illustri rappresentati della cantina Serego Alighieri e Sandro Boscaini, presidente dell’azienda Masi. Il padrone di casa ha personalmente invitato Girini a visitare le tenute argentine, peraltro poco distanti dalla sua residenza di San Juan.

La presenza e le parole dei proprietari hanno rimarcato l’interesse per l’innovativo progetto portato avanti dal RCV, dimostrando la disponibilità a collaborare da parte delle più importanti aziende vitivinicole locali, molto attive anche in Sudamerica.

Il commento di Luciano Gobbi, promotore e responsabile del progetto per il Club di San Pietro: “L’iniziativa è stata avviata in fase sperimentale, per verificare la fattibilità e l’interesse da parte di università e aziende. Il ragazzo ha vissuto una bella esperienza a 360 gradi. Anche per i nostri giovani si è trattato di un’importante novità, poiché per la prima volta hanno accolto in squadra un giocatore straniero, integrandolo al meglio dentro e fuori dal campo. Il prossimo obiettivo è di predisporre un accordo con l’università di Cuyo (Mendoza), per passare alla fase operativa. In seguito ci attiveremo per portare altri ragazzi in Valpolicella, coordinandoci con le aziende del territorio per predisporre stage formativi, vantaggiosi per gli atleti e per le imprese.”

Tratto da “L’Arena” del 18/07/2022

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