Il “Macia, Michele Righetti, muove i primi passi in un campo da rugby all’età di 13 anni, “di nascosto da mio papà”, spiega la terza linea del Santamargherita, “Anche se lui era un ex giocatore del Valpo, non voleva che mi prendessi un impegno così importante vista la mia lontananza dal campo. Infatti, dopo due allenamenti, sono dovuto tornare a giocare a calcio”.
Ma il richiamo del terreno da gioco da via Tofane è così forte che a 16 anni torna. E ci resta. “Del primo allenamento ricordo il primo placcaggio al mio tutt’ora amico e compagno Francesco Ferraro, uno dei più forti. È stata una soddisfazione immensa tirarlo giù”, racconta.
Al suo quinto anno nella Prima Squadra del Club di San Pietro in Cariano, oggi Macia è uno dei senior, nonostante la sua giovane età (classe 1993).
“Tra le varie stagioni, considero la scorsa una delle migliori per quanto riguarda le prestazioni personali”, afferma, “quella in cui ho fatte più presenze e mi sono tolto molte soddisfazioni. Tra l’altro proprio nel campionato 2017/2018 ho giocato anche una partita piena di emozioni che ricorderò tutta la vita. Quella contro il Valsugana, neopromossa in Top 12, in cui abbiamo pareggiato riuscendo a segnare quattro mete di cui due di carrettino”.
Ma anche la stagione in corso promette bene: “Penso che l’ultima vittoria contro Brescia sia stata importante per il team per ritrovare l’umore e il feeling che avevamo perso dopo tre sconfitte”, conclude Macia, “L’obiettivo è quello di rimanere fra le prime tre in classifica e cercare di toglierci qualche bella soddisfazione, magari con Colorno in Casa”.