A pochi giorni dall’addio di Thrower il Rugby Club Valpolicella ha già individuato il sostituto. Si tratta di Mariano Gastaldi, argentino classe 1980, che ha firmato un contratto di due anni con il Club di San Pietro in Cariano. «Pensiamo sia il profilo giusto per la nostra squadra e per il campionato di Serie A. Gastaldi ha una formazione importante, soprattutto per il lavoro con i primi otto uomini. Abbiamo bisogno di una mischia solida e di un gioco concreto, pensiamo sia la persona adatta», commenta il direttore sportivo Damoli.
Non solo capo allenatore del Primo XV, come spiega il ds: «Sarà con noi a 360 gradi. Si occuperà del coordinamento con le Franchigie giovanili e con il West Verona, per proseguire nel nostro progetto che privilegia la crescita dei giovani.» Attualmente Gastaldi lavora a Montevideo, Uruguay, rivestendo un doppio ruolo: capo allenatore de “Los Cuervos Montevideo” e responsabile dell’accademia federale under 18 della capitale.
Da giocatore (ex pilone destro) ha vestito dal 1990 al 2006 la maglia del suo club di appartenenza, l’Hindu Club Buenos Aires, vincendo 3 campionati nazionali. Ha disputato tre mondiali giovanili, due con i Pumas under 21 e uno con i Pumitas under 19. Nel 2006 si è trasferito in Italia, giocando per un anno in Serie A a Benevento e per i successivi tre anni in Top 10 con il Petrarca. Nel 2010 è rientrato in Argentina per lavorare come coordinatore del settore giovanile e assistente allenatore della prima squadra presso il Club Newman di Buenos Aires, società del massimo campionato argentino con cui ha raggiunto una finale nazionale. Nel 2018 ha ricevuto la chiamata dalla federazione uruguaiana, senza mai perdere il suo legame con l’Hindu dove ha continuato a collaborare come responsabile delle skills e programmatore del piano di gioco degli avanti. Alle esperienze si affianca un’importante formazione. Oltre che professore di Scienze Motorie, ha inoltre conseguito i primi tre livelli di World Rugby, specializzandosi poi nelle patrie del rugby – due volte in Nuova Zelanda, una in Sudafrica – interagendo con allenatori di caratura internazionale come Eddie Jones e Scott Robertson.
Le sue prime dichiarazioni: «Sono felice ed entusiasta di iniziare questa nuova esperienza. I miei colleghi in Italia mi hanno parlato del Valpo come un club molto famigliare, con un ambiente propositivo e positivo. La mia squadra, l’Hindu, è riconosciuta da tutti in Argentina come quella che pone sempre il gruppo davanti ai singoli, con una cultura di famiglia molto radicata. È uno dei punti di forza che ci ha permesso di essere il club più vincente dell’ultimo ventennio, perciò sono contento di lavorare in un ambiente che condivide quei valori.» Sulle prossime mosse: «non sono una persona a cui piace ripartire da zero. Se ci sono aspetti positivi, perché sprecarli? Ripartiremo da ciò che c’è di buono, per poi andare a migliorare ciò di cui c’è bisogno. La priorità al momento è conoscere tutte le persone che compongono la squadra. Assorbirò la cultura del Club e spiegherò il mio modo di lavorare e relazionarmi, in campo e fuori», sostiene il coach.
La stretta collaborazione tra RCV e Viadana Rugby ha prodotto una ulteriore opportunità per il neo allenatore che collaborerà con lo staff del suo connazionale Bernardo Urdaneta alla guida dei lombardi dopo il passaggio di Fernandez all’alto livello federale. «Collaborare con un maestro come Urdaneta mi farà crescere senza dubbio. Ringrazio lui, il suo staff e la società per l’occasione».
Come inizio il tecnico argentino prevede una diagnosi dell’intera struttura per poi programmare uno sviluppo a lungo termine da concordare con il suo staff. Il ds Damoli, invece, conclude sugli obiettivi: «Sarà il primo vero campionato dopo circa tre anni, vogliamo terminarlo nella parte alta della classifica. Lo scorso anno abbiamo iniziato molto bene, poi ci sono stati alti e bassi e prove non all’altezza. Ripartiamo da Gastaldi per trovare buoni risultati, con continuità».
Tratto da L’Arena del 12/06/2022