Terminate le due settimane di quarantena preventiva, Bruno e Juan Manuel si sono aggregati ai nuovi compagni nel ritiro di Velo Veronese, dove la squadra ha lavorato duramente, con quattro sessioni di allenamento accompagnate da altre attività. Lo staff tecnico ha avuto per la prima volta la rosa al completo a disposizione: una delle migliori occasioni per costruire una squadra solida, dentro e fuori dal campo.
Abbiamo scambiato qualche parola con i nuovi acquisti: ci hanno raccontato i loro trascorsi nel rugby, rivelandoci le prime sensazioni e gli obiettivi che si sono posti per l’avventura che si apprestano a vivere.
Bruno Devoto
Argentino classe 1992, ha vestito per tutta la sua carriera una sola maglia: quella del CASI, squadra storica militante nel massimo campionato argentino (Urbe Top 12), ricoprendo per vari anni il ruolo di capitano. “Il CASI è il Club dove sono nato e cresciuto, seguendo le orme di mio padre. La considero casa mia e sarò sempre grato a questa società.”
Bruno è stato più volte selezionato nelle rappresentative provinciali di Buenos Aires. Ha disputato alcuni match con la prestigiosa nazionale giovanile argentina, guadagnandosi anche spazio nell’Argentina XV, la seconda squadra dei Pumas.
“Mio nonno materno era italiano, perciò è molto emozionante per me essere nel suo Paese d’origine. Sono arrivato in Italia insieme a mia moglie Malena e dal primo momento ci hanno fatto sentire a casa. Marco Previato, Sergio Ruzzenente e Edd Thrower si sono dedicati molto a noi, non facendoci mancare nulla. Questo mi dà ancora più motivazioni per dare il meglio di me con questa maglia.”
Il giocatore ha avuto modo di conoscere i suoi compagni negli ultimi tre giorni, e dice: “da quello che so e che ho visto, il Valpo è fatto di persone con grandi valori umani. Mi piacerebbe lottare nelle zone alte della classifica con i ragazzi e sono sicuro che faremo tutti un grande sforzo per esprimere un bel rugby. Quello che posso dire con certezza è che non vedo l’ora di iniziare!”
Juan Manuel Rodriguez
Juan Manuel ha 23 anni (1996) e viene dall’Uruguay, terra di forte tradizione rugbistica. Ha iniziato a giocare a rugby all’età di 18 anni, dopo aver lasciato il calcio. Subito si è fatto notare per le sue ottime doti fisiche e attitudinali, fino a guadagnarsi la chiamata in nazionale maggiore.
Il primo Club è stato quello della sua città di nascita, il Salto Rugby: “Qui ho conosciuto il rugby, e ho subito iniziato ad amarlo.” L’anno seguente si è trasferito a Paysandù, per vestire la maglia del Trébol Rugby: “Al Trébol ho affinato la mia tecnica e sono migliorato come giocatore. Ho avuto la fortuna di arrivare nell’anno della prima storica vittoria del campionato uruguaiano per il Club. In quella stagione sono entrato a far parte della selezione nazionale e, allo stesso tempo, della selezione sudamericana (Sudamerica XV).”
Con una prestazione dopo l’altra, in pochissimo tempo, Juan Manuel si è guadagnato la maglia della squadra più prestigiosa dell’Uruguay, il Peñarol: “Sono molto legato al mio Paese. Entrare a far parte della prima franchigia professionistica della storia uruguaiana mi ha riempito d’orgoglio.”
Qualche mese fa ha ricevuto l’offerta dal Valpolicella e, conoscendo l’ottima esperienza che hanno vissuto altri uruguaiani nel club (come Paco Romàn), ha accettato con immenso piacere.
“Voglio ringraziare tutte le persone del Club che mi hanno accolto con entusiasmo e tanta generosità. Il mio obiettivo personale è aiutare il Valpo nel suo progetto di crescita e migliorare dal punto di vista tecnico. Sono pronto per questa sfida e sono convinto che ci divertiremo!”