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Giovanissimi esordi (parte I)

Giovanissimi esordi (parte I)

Dare spazio e affidarsi ai giovani del vivaio è da sempre una prerogativa della nostra società. Nella stagione in corso questo principio ha raggiunto la sua massima espressione: ben 8 atleti tra le annate 2002 e 2005 hanno indossato la maglia del Primo XV.

Andiamo a conoscerli meglio, partendo dai “più grandi”.

MICHELE ZANTEDESCHI (Negrar, 22/10/2002)

“Zante” ha terminato il percorso con l’under 19 ed è stato direttamente inserito nella rosa del Primo XV. Seconda linea, abile nel gioco in touche e buon ball carrier, è una pedina importante per la squadra anche perché occupa una posizione che difficilmente può essere ricoperta da giocatori “adattati”. Nel 2012 ha scelto la strada del rugby nel Valpo ed ha sempre vestito il giallorosso.

Ha frequentato l’Istituto Tecnico indirizzo Meccanico e sta proseguendo gli studi a Padova, alla facoltà di Ingegneria Meccanica.

L’esordio in prima squadra in 3 parole

  • Emozione, tensione, incertezza.

Quale sport, se non il rugby?

  • Da piccolo ho provato diversi sport che ci venivano proposti a scuola, ma nessuno mi ha mai entusiasmato realmente. A 10 anni un mio compagno mi ha proposto il rugby ed è stato amore a prima vista. Se non il rugby direi pallavolo, tutta la mia famiglia l’ha praticato e penso sia un bellissimo sport.

Obiettivo personale nella stagione

  • Avere spazio nei primi 15 e lavorerò al massimo per guadagnare delle opportunità.

Sogno nel cassetto nel rugby

  • Fino a qualche mese fa avrei detto giocare in prima squadra, adesso che siamo qui mi piacerebbe essere parte viva e costante di una squadra sempre più unita e forte.

“Ci tengo a ringraziare, tra gli allenatori, il “Gufo”, un grande per chi ha avuto il piacere di conoscerlo. Infine la persona che più mi stimola, mi segue e mi sostiene in ogni momento, un ringraziamento speciale per questo primo traguardo va a mio padre.”

MASSIMO CECCHINI (Bussolengo, 21/02/2002)

Percorso identico al suo compagno, anche “Max” ha mosso i suoi primi passi ovali in under 10, nel 2012, fino ad arrivare in Prima Squadra dopo la trafila delle giovanili.

Trequarti ala di grande velocità e bravo nella fase difensiva, soprattutto nell’uno contro uno, ha trovato più volte spazio durante la stagione, subentrando dalla panchina.

Ha frequentato il Liceo Scientifico ed è iscritto al corso di Ingegneria Gestionale all’Università di Bergamo.

L’esordio in Prima Squadra in 3 parole

  • Emozionante, costruttivo, felice (e leggermente amaro per un episodio)

Quale sport, se non il rugby?

  • Il basket, uno sport che mi appassiona particolarmente.

Obiettivo personale nella stagione

  • Crescere a 360 gradi. Voglio migliorare fisicamente ma anche e soprattutto tatticamente e tecnicamente. Nelle giovanili non bisognava seguire un determinato piano di gioco, in seniores invece è fondamentale e per me è molto stimolante.

Sogno nel cassetto nel rugby

  • Sono troppo legato a questo club. Punto ad affermarmi qui con il Valpo per tutti gli anni che ne avrò la possibilità, sia fisicamente che per eventuali impegni lavorativi.

“Ringrazio mio padre per avermi trasmesso la passione e avermi seguito, anche come accompagnatore, nelle giovanili.”

ALESSANDRO MAFFEZZOLI (Verona, 21/12/2002)

Il più grande tra i piccoli. La costanza e la motivazione messa in campo in allenamento lo ha portato a vestire più volte la maglia da titolare e di essere nei 23 convocati in tutti gli appuntamenti del campionato. Seconda linea, prestante fisicamente e ottimo palla in mano, “Maffe” fa dell’uno contro uno il suo punto di forza.

L’avventura nel rugby e nel Valpo è partita, come per Max e Zante, nel 2012 in under 10.

Ha frequentato l’Istituto Agrario e attualmente lavora in un’azienda vitivinicola nella zona del Lago di Garda.

L’esordio in Prima Squadra in 3 parole

  • Obiettivo, Soddisfazione, Inizio.

Quale sport, se non il rugby?

  • Basket. È uno sport che mi diverte particolarmente, sia quando lo pratico con gli amici, sia seguendo le partite NBA e europee.

Obiettivo personale nella stagione

  • Giocare il più possibile per maturare come giocatore.

Sogno nel cassetto nel rugby

  • Penso che per ogni ragazzo italiano il sogno sia vestire la maglia azzurra.

“Ringrazio mia mamma: ogni anno per tre volte a settimana mi accompagnava con entusiasmo da Garda a San Pietro e mi ha permesso di raggiungere questo primo importante traguardo.”

CESARE BELFI (Negrar, 09/10/2003)

Per lui è arrivato prima il nostro campo che le scuole elementari. Dall’età di 5 anni tiene l’ovale tra le mani, sempre con la maglia giallorossa. Cesare, insieme ai compagni della sua annata, è ancora un atleta della nostra Franchigia under 19, con cui ha disputato tutti i match di preparazione al campionato e i primi match invernali. Le prestazioni e le sue ottime doti fisiche hanno portato lo staff del Primo XV a convocarlo per l’ultimo match in casa contro il Valsugana. È un giocatore duttile, può giocare in tutti i ruoli dei trequarti, grazie anche all’ottima gittata al piede.

Ha frequentato un Istituto Tecnico per il marketing e ora è iscritto allo IUSVE di Verona, indirizzo Marketing & Advertising.

L’esordio in Prima Squadra in 3 parole

  • Emozionante, Soddisfazione Personale, Punto di Partenza

Quale sport, se non il rugby?

  • Considerando la mia altezza avrei scelto sicuramente la pallavolo. È uno sport che mi piace dal punto di vista tecnico ed è soprattutto ‘umile’ e ricco di valori sani.

Obiettivo personale nella stagione

  • Raggiungere la miglior forma di me stesso e dare il massimo

Sogno nel cassetto nel rugby

  • Il sogno è che il rugby e le mie passioni continuino a combaciare e diventino il mio personale stile di vita.

“Ringrazio la mia famiglia e tutto il Valpo per il supporto che da bambino ricevo quotidianamente.”

Tra i ragazzi 2002 e 2003 vanno menzionati anche i classe 2003 Pietro Gui e Riccardo Pietropoli, che hanno già esordito nella scorsa stagione e continuano a dividersi ogni settimana tra Franchigia under 19 e Primo XV, e Gilberto Bertagna, classe 2002 già integrato nella rosa del Primo XV, prossimo al rientro da un lungo infortunio.

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