Dopo la buona partenza di domenica scorsa, il Santamargherita affronterà nella seconda giornata l’ostico Petrarca Padova.
Nella scorsa stagione una vittoria per parte. Andiamo a vedere le dichiarazioni del vice allenatore Denny Kenny sulla gara e sul personale ruolo di giocatore-allenatore che ricopre.
Petrarca-Valpo: Cosa pensi della partita di domani?
Il Petrarca è una squadra ben attrezzata che gioca con molta energia e determinazione. Penso che sarà una partita ad alto ritmo e dura fisicamente.
Come vivi il tuo doppio incarico?
Ho già avuto un’esperienza simile quando ero a Londra. Ho allenato la prima squadra maschile dei London Exiles per due anni mentre ero giocatore dei London Scottish. Sono molto contento del lavoro che stiamo facendo con lo staff, io e Nane abbiamo un ottimo rapporto professionale e sto imparando molto da lui. Abbiamo una squadra che ha voglia di migliorarsi e di giocare per un club che crede realmente in loro. Questo gruppo con queste caratteristiche rende il mio lavoro decisamente più semplice.
Le tue prospettive per la stagione?
Credo che questo campionato sarà molto competitivo. Già la scorsa settimana ci sono stati risultati con poco margine e penso che possa ripetersi spesso. Sono eccitato per quanto possiamo raggiungere come squadra quest’anno e questo percorso continuerà domani a Padova.
Il vice capitano Francesco Ferraro, tallonatore classe 1995 già tra i veterani della squadra:
Partiamo da domani.
Padova è sempre stato un campo molto difficile da espugnare per noi. Sono veloci e giocano molto bene con la palla in mano. Noi dobbiamo essere bravi a imporre il nostro gioco e dovremo lavorare soprattutto con i primi 8 per metterli in difficoltà. Siamo un bel gruppo e stiamo trovando il giusto affiatamento, non ci sono partite facili ma ce le giocheremo tutte al massimo della determinazione.
La squadra ti ha scelto come vice capitano: che effetto fa?
Sono nato e cresciuto in Valpolicella, gioco al Valpo da quando ero bambino ed essere il vice capitano mi rende davvero orgoglioso. C’è stato un cambio generazionale ed in poco tempo da essere i “ragazzini” della squadra, alcuni di noi sono diventati i più grandi. Questo comporta responsabilità, perché siamo un esempio per i più giovani e per i bambini che vengono a tifare per noi ogni domenica.
Domenica scorsa prima vittoria. Com’è andata?
Potevamo fare di più. Abbiamo commesso diversi errori evitabili e abbiamo peccato un po’ di indisciplina. In settimana abbiamo lavorato sugli aspetti che andavano migliorati e siamo pronti e carichi per la partita di domani.
A cura di Roberto Reale