Ripartire dagli ultimi venti minuti della scorsa domenica: questo l’imperativo per il Santamargherita alla vigilia della sfida al Petrarca Rugby. Prima partita in casa per i ragazzi di Thrower e Previato. Calcio d’inizio al comunale di San Pietro in Cariano alle ore 15:30.
I padovani vengono dall’ottimo pareggio ottenuto contro il Verona Rugby -poi trasformato in sconfitta a tavolino- e sono a caccia della prima vittoria stagionale, così come i rivali giallorossi.
“Il punto di forza emerso nella seconda parte di gara a Paese per il Santamargherita è stato sicuramente la mischia ordinata, fase fondamentale del gioco.” dice il responsabile del pacchetto al Valpolicella Mattia Saccomani: “Questa settimana ci siamo preparati per fronteggiare una mischia ordinata abbastanza compatta, ma che comunque ha dei punti attaccabili. Hanno alcuni problemi in mischia che sono simili a quelli mostrati dai nostri primi otto nella partita a Paese, quindi abbiamo lavorato insieme al West Verona Rugby concentrandoci su questi aspetti”. L’obiettivo di Saccomani è di infondere nei primi otto uomini tanta fiducia, a partire dalla prima squadra passando per le giovanili: “Abbiamo giocatori che che fanno della mischia il loro habitat da ormai diversi anni, ma manca la consapevolezza, fondamentale a mio avviso per poter essere dominanti in una fase così delicata del gioco. Il lavoro tecnico porta risultati se accompagnato da una forte mentalità dei ragazzi. Dobbiamo acquisirla il prima possibile, per arrivare ad essere una mischia temuta dagli avversari e punto di riferimento per la nostra squadra”, conclude il giovane esperto della mischia ordinata.
Il direttore sportivo Renzo Damoli torna sulla trasferta di Paese, dichiarandosi più che soddisfatto della prestazione del Primo XV: “Avevo timori sulla tenuta degli ottanta minuti e sugli impatti fisici, anche perché nelle amichevoli eravamo riusciti a vedere poco. Avevamo di fronte una buona squadra, molto fisica, con elementi molto forti, fino a pochi anni fa in Top 10, soprattutto in prima linea. A sorprendermi in fondo non è stato l’aspetto fisico, ma la mentalità dei nostri ragazzi, che non hanno mollato di un centimetro fino all’ottantesimo, con grande orgoglio. Bene gli stranieri Devoto e Rodriguez, e anche il giovane Oria, finalmente abbiamo avuto dimostrazione delle loro qualità.”
Come sottolineato da capitan Ferraro a fine partita, a fare la differenza per i ragazzi di Thrower è stata soprattutto la panchina. Lo ribadisce anche Damoli: “Da diversi anni non avevamo una panchina così performante. Non abbiamo una rosa lunga, ma sono dell’idea che la qualità conta molto di più della quantità. Domenica avevamo qualche ragazzo infortunato, ma chi era nei 23 si è fatto trovare pronto ed ha giocato allo stello livello dei titolari. Questo mi ha fatto particolarmente piacere.”
Sulla prossima sfida al Petrarca troppe le incognite secondo il ds del Santamargherita: “Contro il Verona erano in 18 in lista gara. Loro hanno però la possibilità di prelevare dal Top 10 qualsiasi giocatore, perciò non sappiamo che tipo di squadra aspettarci. Schierano spesso una formazione molto giovane, e ciò è positivo per i nostri giocatori esperti. Hanno una linea di trequarti forte, a cui piace muovere il pallone. I nostri conoscono i punti forti del loro gioco e sono sicuro che si faranno trovare pronti all’appuntamento.”
Tratto da “L’Arena” del 24/10/2021