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Santamargherita – Verona Rugby: il commento

Santamargherita – Verona Rugby: il commento

Il derby di ritorno va al Verona. Santamargherita superato con un pesante 27 a 0, che tuttavia non rispecchia quanto visto negli 80 minuti. Gli ospiti partono bene come nella gara d’andata e il Valpo risponde sin da subito, ma non riesce a concretizzare le occasioni create. Antracite superiori nelle fasi statiche – soprattutto in mischia ordinata – giallorossi potenzialmente più forti al largo.

Al sesto minuto prima marcatura del Verona Rugby, dopo l’ottima incursione del numero 13 Zanatta che va a schiacciare indisturbato in mezzo ai pali. Facile la trasformazione per Mortali: 7 a 0. Il Santamargherita rimane sul pezzo e immediatamente va a occupare la metà campo avversaria. Ipuche e compagni tengono gli ospiti sotto pressione vicino alla linea di meta per venti minuti, ma non riescono a concretizzare le tante opportunità loro concesse. Gli Antracite risalgono il campo sfruttando gli errori dei padroni di casa, dimostrandosi nettamente più lucidi nel gestire i momenti più complicati del match. Il piede di Mortali da semplice posizione allarga il divario tra le due squadre. Un calcio di punizione al ventisettesimo, e uno al minuto 38, mandano le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di 13 a 0.

I primi minuti della seconda frazione vedono un Valpo più aggressivo in entrambe le fasi ma la conquista continua ad essere un problema. Verona impeccabile in rimessa laterale grazie ai centimetri delle seconde linee e a ottimi lanci del tallonatore Zorzetto. Fluido anche il gioco offensivo, con palloni veloci a disposizione e buoni impatti nell’uno contro uno. I padroni di casa, poco avanzanti nei placcaggi, lasciano troppo spazio agli avversari. Al dodicesimo il pilone destro Thwala – dopo una prestazione qualitativa in mischia – schiaccia oltre la linea al termine di una serie di pick and go. Mortali, 100% dalla piazzola, trasforma e porta i suoi in vantaggio di 20. I Giallorossi non demordono e costruiscono buone azioni in attacco senza nuovamente riuscire a portare a casa punti. In fase difensiva i trequarti reggono fino al ventiseiesimo del secondo tempo, quando una bella azione individuale dell’ala Ambrosi consente al numero 15 Palazzini un facile tuffo in mezzo ai pali. Il match rimane vivo sino ai minuti finali quando il Valpo, con orgoglio, cerca di trovare una meta davanti ai propri tifosi.

La soddisfazione per i ragazzi di Thrower non arriva. Il triplice fischio dell’arbitro Pacifico mette la parola fine a un match tutto sommato equilibrato nonostante il punteggio finale.

Cornice di pubblico da grande occasione come da previsioni. I padroni di casa sono stati sostenuti per tutti gli 80 minuti a prescindere dal risultato. In tanti hanno voluto omaggiare i cinque atleti giallorossi che avevano annunciato il ritiro a fine stagione. Dal gruppo filtra delusione per il risultato ma rimane la consapevolezza di aver affrontato tutti i match con determinazione, dimostrando anche in diverse occasioni le buone qualità della squadra.

Ai saluti anche coach Thrower. Il tecnico inglese non continuerà il rapporto con la società di San Pietro in Cariano. Da via Tofane ancora nessuna notizia ufficiale sul futuro. La squadra prenderà qualche giorno di pausa per poi tornare a lavorare per la prossima stagione, nella quale si prevedono parecchi cambiamenti.

Umori opposti, ma bilanci in positivo a margine dell’ultima gara stagionale, un derby che non poteva che portare con sé gli ultimi pesi da mettere sulle bilance. Il Verona Rugby alza le braccia al cielo, riscattando la brutta sconfitta dell’andata con una prestazione quadrata, come da indicazioni della vigilia. Pochi fronzoli, tanta sostanza, e uno 0-27 a timbrare la sesta vittoria consecutiva. «I ragazzi sono entrati concentrati fin dal primo minuto. C’è stata un po’ di tensione nel primo tempo, in cui non abbiamo giocato abbastanza, ma siamo rimasti insieme e abbiamo difeso con cuore e voglia di aggredire. Bene così, hanno fatto tutto quello che abbiamo chiesto loro» commenta soddisfatto il coach del Verona Rugby, Zane Ansell. «Volevamo finire nel modo giusto, avevo detto che volevo fossimo la squadra più forte. Non ci ha battuto nessuno in sei gare, Valsugana compreso. E abbiamo già cominciato a programmare l’estate, alcuni giocatori andranno via o smetteranno, ma la maggior parte resterà insieme per cercare di ripartire dove abbiamo finito oggi».

Tutto il cuore Valpo non basta a regalarsi la doppia impresa, ma coach Edd Thrower è più che orgoglioso dei suoi: «Sapevamo che sarebbe stata tosta, ci aspettavamo una reazione ed è arrivata, non siamo riusciti a fare il nostro gioco. Loro si sono dimostrati superiori nelle skills di base e in generale, a volte devi toglierti il cappello e ammettere che se lo meritavano. Una meta? Non avrebbe addolcito la pillola, una sconfitta è una sconfitta». Convenevoli sportivi a parte, anche il coach giallorosso guarda al futuro, ancora tutto da definire: «Sono contento di quello che abbiamo fatto in questi due anni, non abbiamo il budget dei grandi club ma quello che abbiamo è spirito e tanto cuore, ed è importante. Sono fiero di quello che i ragazzi hanno fatto, abbiamo lavorato duramente, peccato finire così, ma sempre a testa alta. Il futuro? Sto parlando con alcuni club, ma niente è ancora definito. Il futuro del Valpolicella è luminoso, un bel club di famiglia, vediamo cosa succederà».

Tratto da L’Arena del 09/05/2022

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