Il Santamargherita esce sconfitto con il punteggio di 38-16 dalla sfida di Parabiago, ma i concomitanti risultati arrivati da Casale e Milano danno ai ragazzi dei coach Bresciani e Bettini la conferma matematica della categoria. Anche la prossima stagione per la compagine della Valpolicella sarà Serie A, secondo campionato nazionale più importante dietro l’Eccellenza.
A due giornate dal termine infatti, i giochi sono chiusi con Santamargherita, Parabiago e ASR Milano matematicamente salvi; saranno Badia, Casale e Vicenza a lottare verosimilmente punto a punto per evitare la retrocessione. Nelle restanti sfide contro Badia e ASR Milano, i giallorossi potranno scendere in campo con tranquillità e senza pressioni, cercando di terminare la stagione con due sorrisi e di accomiatarsi nel migliore dei modi domenica 23 aprile davanti al pubblico amico di San Pietro in Cariano.
Ma torniamo a Parabiago, dove è andata in scena una partita da due volti: i primi 70 minuti di gioco, equilibrati e combattuti con le compagine che si rispondono colpo su colpo; e gli ultimi 10, in cui i padroni di casa hanno trovato per ben tre volte la via della meta, allargando il gap in maniera fin eccessiva rispetto agli equilibri visti fino a quel momento in campo.
Dopo 25 minuti a tabellini inviolati, con possesso e territorio Parabiago e aggressiva difesa giallorossa, arriva la prima meta dei padroni di casa, trasformata da Sanchez. Il Santamargherita torna sotto prima col piede di Ambrosi, poi con la meta di Mattia Filippini da pick and go dopo serie di arate in mischia e con Parabiago in 14 per un cartellino giallo. Il primo tempo si chiude così sul 10-7 Santamargherita.
Nella ripresa una serie di calci (notevoli quelli di Ambrosi per precisione e potenza) e la seconda meta lombarda fissano lo score sul 17-16 con cui si entra negli ultimi dieci giri di lancetta. Ma a quel punto qualcosa si rompe negli equilibri del match e Parabiago riesce a marcare ben 21 punti: tre marcature pesanti che arrivano con gli ospiti in 14 per un cartellino giallo e dopo break profondi dei giocatori di casa che in più occasioni e troppo facilmente bucano la linea difensiva giallorossa fino a quel momento precisa ed efficace nell’uno contro uno. Finisce 38-16.
Da L’Arena del 10 aprile 2017