A pochi passi dalla firma ufficiale della convenzione per il progetto “Rugby & Enologia”, l’Università degli Studi di Verona e il Rugby Club Valpolicella si preparano ad accoglierne il primo studente partecipante. L’iniziativa, nata da un’idea di Daniele Accordini, presidente della Cantina Sociale di Negrar e Sergio Ruzzenente, presidente del club rugbistico di San Pietro in Cariano, vede così suggellata la collaborazione tra l’ateneo veronese, il team sportivo giallorosso e l’Universidad Nacional de Cuyo (Mendoza, Argentina).
«È un’importante opportunità scolastica, sportiva e lavorativa – spiega Luciano Gobbi, vice presidente del Valpo – Gli studenti selezionati di Ingegneria Agraria con indirizzo enologico dell’Università di Mendoza potranno trascorrere in Italia otto/nove mesi per frequentare corsi di Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche. A ciò si unirà uno stage in un’azienda vitivinicola del nostro territorio. Corsi e stage saranno riconosciuti a livello di crediti formativi dall’ateneo argentino. Infine vi è la possibilità di giocare nel campionato di Serie A con la Prima Squadra del Valpo». Al termine dei mesi trascorsi in Italia, verrà inoltre valutato l’inserimento dello studente nella sede di Mendoza dell’azienda nella quale ha svolto lo stage. «Partner apripista sarà l’azienda Enologica Vason di San Pietro in Cariano», fa sapere il dirigente giallorosso.
Gli enti coinvolti si stanno nel frattempo preparando a dare il loro benvenuto al primo partecipante: Giulianno Caprioli, nato a Mendoza nel 1996 ma di origini italiane. Iscritto alla facoltà argentina di Ingegneria Agraria, nella città natale Caprioli gioca dal 2001 nei ruoli di centro e ala nel Club Banco Mendoza, del quale è stato anche capitano della divisione giovanile. Un ottimo rinforzo dunque per la rosa del Santamargherita, in grado di portare ulteriore qualità alla squadra. Nonostante la firma della convenzione sarà resa ufficiale nella seconda metà di marzo, con inizio del tirocinio nel mese di aprile: «Caprioli arriverà prima in Italia – fa sapere Gobbi – e potrà così prendersi del tempo per inserirsi, imparare la lingua, conosce il territorio, la ditta e la nostra squadra. Questo darà modo anche a noi enti di gestire tutto al meglio, essendo questa la prima esperienza per tutti».
Ultimi step da ultimare dunque e la prima edizione del progetto è pronta alla sua inaugurazione ufficiale. «Ci crediamo tutti davvero molto – commenta Gobbi – e non vediamo l’ora di partire con questa nuova avventura».
Tratto da L’Arena del 12/01/2023