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Quattro chiacchere con: Luciano Gobbi

Quattro chiacchere con: Luciano Gobbi

Intervista a Luciano Gobbi, presidente Valpolicella Rugby Junior, che ci racconta qualcosa in più sulla franchigia Valpo West, nata nel 2016 per unire le risorse juniores dei due Club di San Pietro e di Sona.

Luciano, è stato tuo figlio ad avvicinarti al Valpolicella, giusto?

Esatto, circa una decina di anni fa. Passavamo spesso davanti al campo e lui era sempre incuriosito da quei pali strani. Così lo iscrissi al minirugby e da allora non ha più smesso. Sono quindi entrato a far parte della società come genitore, poi accompagnatore, responsabile del minirugby e poi presidente del Valpolicella Junior, società sempre parte del Rugby Club Valpolicella che abbraccia appunto le attività giovanili.

A propositi di giovanili, la franchigia Valpo West è giunta al secondo anno. Un bilancio?

Direi che il progetto sta proseguendo molto bene, tant’è che dallo scorso anno abbiamo rafforzato il legame con il West ampliando l’iniziativa anche alla nostra seconda squadra. Penso che si stia creando il giusto ambiente per una vera crescita dal punto di vista rugbistico. Sai, all’inizio è sempre difficile avviare qualcosa di nuovo, ma ora vedo che anche i ragazzi sono contenti di questa scelta.

Quindi le difficoltà iniziali sono state superate?

In parte sì, poi ovviamente c’è ancora qualche piccola problematicità dal punto di vista organizzativo che comunque stiamo risolvendo. Non è mai semplice unire due società con modi di pensare ed esperienze pregresse differenti. Però ci stiamo tutti impegnando per un unico importante obiettivo: dare l’opportunità a tutti i ragazzi di entrare in campo e mettersi alla prova. Prima della franchigia, in Under 16 e Under 14, molti degli atleti faticavano a giocare, dato che avevamo numeri troppo alti per una squadra, ma insufficienti per crearne due. Ora, abbiamo l’opportunità di schierare una formazione Under 18 più competitiva e due team per quanto riguarda Under 14 e Under 16. In questo modo ogni ragazzo può trovare il suo spazio e avere così l’occasione per maturare. Del resto come si può migliorare se non si gioca mai?

Prossimo obiettivi?

Sicuramente speriamo di raggiungere numeri sempre più alti nel minirugby. Vorrei senz’altro continuare la franchigia con il West, sarebbe bello disporre ancora di due squadre nelle giovanili. Non dimentichiamo però le seniores: la Cadetta e la Prima Squadra del West rappresentano infatti la tappa necessaria per tutti i giocatori provenienti dall’Under 18 che magari non sono pronti per la Serie A.

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