Un bentornato, più che benvenuto, quello a Juan Ymaz da parte del Valpolicella Rugby.
Durante il pranzo pre partita di domenica scorsa i dirigenti hanno voluto fare una sorpresa alla squadra. L’argentino classe 1990 si è presentato al ristorante con il materiale da gioco. Tanti gli abbracci con i veterani del Primo XV, con cui era rimasto in contatto fino al suo rientro.
Ymaz era arrivato nel gennaio del 2015 in Valpolicella, risollevando letteralmente una squadra in profonda crisi. La stagione successiva venne ingaggiato dalla Lazio Rugby in Eccellenza. A fine stagione entrò nella lista dei candidati al premio di miglior giocatore del massimo campionato italiano.
Dopo il lungo viaggio del weekend, il colosso argentino si è messo a disposizione di Thrower e Previato ed è voluto scendere in campo al minuto 45. Scarso, ovviamente, il feeling con i nuovi compagni, ma Ymaz ha portato avanti diversi palloni, disputando un’egregia prova anche in difesa.
“Ho deciso di tornare al Valpo prima di tutto perché sono innamorato dell’Italia e di questo stupendo Club, che ho sempre sentito come una vera famiglia. Nel periodo in cui ho giocato qui ho stretto amicizie che mi sono portato dietro in tutti questi anni”, dichiara con emozione Ymaz, che continua: “La società aveva bisogno di giocatori e, grazie ai miei datori di lavoro in Argentina che mi hanno permesso di lavorare da remoto, ho deciso di intraprendere subito la nuova avventura.” Sul gioco dice: “Conoscevo Edd (Thrower), ho giocato contro di lui negli anni in Eccellenza. Entrambi eravamo in lista per il premio di miglior giocatore. Era forte come giocatore e lo è anche come allenatore. La squadra ha un grande potenziale, ci sono molti giovani che possono crescere e arrivare a un bel livello. Sono qui anche e soprattutto per questo. Giocare, certo, ma aiutare il Club a far crescere i giovani, a trasmettere la giusta mentalità e attitudine alla lotta sono la mia priorità.”
Dopo l’esperienza in Italia degli scorsi anni il trentaduenne si è traferito per un breve periodo negli Stati Uniti, dove ha conseguito una formazione in negoziazione nella prestigiosissima università di Harvard. Da lì la sua carriera professionale ha avuto una svolta; è stato chiamato per un ottimo lavoro in patria, ma non ha mai smesso di pensare al rugby. “Il mio Club, il CASI, è una parte fondamentale della mia vita. Sono tornato a Buenos Aires e ho deciso di continuare a giocare per la mia squadra. Adesso sono qui e mi godo il Valpo finché ce ne sarà occasione. Frequenterò anche un corso di business all’Università di Verona per affinare le mie abilità lavorative. Nelle prossime partite darò il massimo e cercheremo di migliorare la nostra posizione in campionato”, conclude il solido terza linea.
Il commento del ds Renzo Damoli: “Juan porta prima di tutto grande qualità come giocatore. La sua esperienza e cultura rugbystica ci servirà inoltre per far crescere l’intera rosa. Siamo tutti entusiasti di rivederlo domenica a San Pietro come i vecchi tempi.”
Tratto da L’Arena del 24/02/22