Aggressività sarà la parola d’ordine per i ragazzi di Zanella all’impianto sportivo di Badia Polesine.
L’ottima prestazione della scorsa gara ha fatto crescere la fiducia nel gruppo, che mira a confermarsi anche in trasferta.
Proprio contro i Borsari si è chiusa la passata stagione, con una bella vittoria all’ultimo minuto per il Valpo, dopo un match molto intenso nonostante il poco peso del risultato per la classifica finale.
Due i punti di differenza tra le due squadre: i giallorossi al quarto posto con 8 punti, mentre i padroni di casa militano al quinto posto con 7 punti, dopo una larga vittoria casalinga e due sconfitte di misura in trasferta.
E’ presto per parlare di classifica, ma il risultato è fondamentale per entrambe le squadre per rimanere nella “parte sinistra” del tabellone.
Francesco Bellettato, tre stagioni in maglia biancoblu, sulla sfida di domani:
“Badia è una squadra molto aggressiva ed emotiva, lottano su ogni pallone e sono molto bravi a tenere il campo per tutti gli 80 minuti. Loro non molleranno, quindi sta a noi essere costantemente lucidi e metterli in difficoltà sui loro punti deboli. Conosco tutti i veterani ed ho lavorato anche con Alessandro Lodi, un allenatore molto preparato.
La meta contro Vicenza è per me una grossa spinta a fare sempre meglio, ma devo ringraziare i miei compagni di reparto perché la marcatura è arrivata da drive e non avrei segnato senza la spinta di tutto il pacchetto. L’inizio di stagione è stato pesante, perché non è facile tornare in Serie
A dopo due anni nel campionato di C2. Ci tengo a tal proposito a ringraziare di cuore il mio Club di appartenenza, il Rosolina: è solo grazie all’affetto ed alla stima che mi hanno dimostrato che oggi continuo ad essere felice sul campo da rugby.”
Tornerà in campo dopo un lungo stop per infortunio anche il terza linea Amedeo Zenorini, che ci racconta la sua esperienza nella terra degli All Blacks:
“Non esiste una sola differenza, è tutto diverso. Il rugby in Nuova Zelanda è sport nazionale: i giornali e le televisioni ne parlano continuamente. I grandi parchi delle città sono cosparsi di campi con i pali. Ho partecipato all’accademia dei Crusaders e giocato l’ultima parte di campionato con Christchurch, subendo l’infortunio durante una partita dei Play off. Il gioco ha un ritmo elevatissimo ed è sorprendente come tutti i giocatori, dal numero 1 al 15, abbiano skills individuali che gli permettono di affrontare tutte le situazioni di gioco, indipendentemente dal ruolo che ricoprono. Mi sento molto maturato come giocatore e non solo. Nell’arco dei tre mesi ho stretto dei legami fantastici con persone che, nonostante la cultura completamente differente, mi hanno fatto sentire a casa sin dal primo momento.
Ringrazio il mio amico personal trainer Cristiano Turri, che mi ha dato una grossa mano a trovare contatti in Nuova Zelanda, per avermi permesso di realizzare questo sogno.
L’infortunio adesso è passato e non vedo l’ora di scendere in campo, soprattutto in una sfida così accesa e sentita. Sono pronto e carico fisicamente e mentalmente. Darò il mio 110% quando sarò chiamato in causa dall’allenatore.”
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