Tallonatore classe 1995, Francesco Ferraro entra nel mondo della palla ovale quasi per caso, grazie a un compagno di classe: “Avevo 11 undici e diciamo che non sapevo nemmeno cosa fosse il rugby”, racconta, “Poi ho fatto il primo allenamento e non ho più smesso”.
Il numero 2 del Santamargherita, da allora, è sempre rimasto nel club di San Pietro perché, “Non ho mai avuto degli obiettivi professionali, per me il rugby è una grande passione, è stare insieme ai miei amici, che sono la squadra, e divertirmi”, spiega. E non ha mai lasciato questo sport nonostante un’occupazione piuttosto impegnativo: “Ho una ditta mia, mi occupo di trasporti, a volte è difficile gestire lavoro e allenamenti perché ho orari un po’ complicati”.
In merito ai suoi idoli sportivi, Ferraro risponde così: “Ci sono molti giocatori che mi sono piaciuti, ma, dato che le partite che seguivo maggiormente quando ero più piccolo erano proprio quelle della nostra Prima Squadra, i miei veri idoli sono stati quelli che un paio di anni sarebbero diventati i miei compagni, come Matteo Filippini e Marco Previato.
E sugli obiettivi della stagione in corso: “Sono ambizioso, mi piacerebbe arrivare fra le prime due. Giocarci i playoff, certo un obiettivo alto, ma perché no?”.