Quelli che parlano, quelli che capiscono tanto il gioco fino a diventare allenatori in campo. E poi ci sono i capitani che fanno parlare i fatti, che ad una parola preferiscono tre placcaggi e uno sguardo diretto: leading by example, li chiamano gli anglosassoni. Pochi dubbi che Mario Disetti, capitano del Santamargherita nelle ultime stagioni, rientri in questa categoria. Arrivato in Valpolicella all’età di 25 anni dopo aver respirato rugby niente meno che a Calvisano, paesino nel bresciano che sta al rugby come Jesi alla scherma e Varese al basket, Mario Disetti ha conquistato in appena due stagioni i gradi di capitano della Prima Squadra giallorossa. E ora, dopo tanti anni di palla ovale giocata, appenderà al chiodo le scarpe con i tacchetti per indossare quelle atletiche: dalla prossima stagione assumerà infatti l’incarico di Preparatore Atletico del Santamargherita e Responsabile dell’area fisico-atletica-motoria di tutte le squadra del club di San Pietro in Cariano. “Ho voluto prendere la palla al balzo – racconta – Si è prospettato uno scenario molto stimolante e che mi permette di proseguire il mio percorso di formazione professionale. Sono contento e carico per questa nuova avventura”.
Quali sono state le tue tappe da giocatore?
Ho iniziato a 14 anni in Val Camonica, mia terra natale. Poi a Rovato e infine è arrivata la chiamata a Calvisano, dove ho completato il percorso Juniores e giocato in prima squadra. Mi sono poi spostato a Pavia dove grazie ad una borsa di studio sportiva ho proseguito sia gli studi in Scienze Motorie e che la mia carriera di giocatore.
Poi l’arrivo in Valpolicella dove in poco tempi ti guadagni il rispetto di tutti…
Conoscevo Giovanni Frapporti (pure lui ex giocatore di Valpolicella e Calvisano, ndr) ed è arrivata l’opportunità per venire al Valpolciella, club di cui avevo sempre sentito parlare con rispetto e stima. Il secondo anno sono stato vice-capitano e il terzo capitano: un ruolo che ho sempre cercato di rappresentare con orgoglio. E adesso inizia una nuova avventura.
Quali saranno i tuoi compiti, oltre a quello di preparatore del Santamargherita?
Coordinerò l’area della preparazione fisico-atletica facendo da collante tra tutti i preparatori delle categorie Under 12, 14 , 16 e 18. Inizieremo la prossima settimana con un incontro collettivo e durante la stagione ci saranno appuntamenti individuali con i singoli preparatori per coordinare le metodologie di lavoro e sviluppare così un percorso di crescita atletica coerente per gli atleti nei vari step di categoria.
Da giocatore eri molti impegnato anche fuori dal campo…
Ho fatto diverse attività nelle scuole: non solo propaganda e promozione del rugby ma anche campagne contro il bullismo, cercando di trasmettere tutti i valori del rugby e di far capire come questi possano aiutare a prevenire e debellare atteggiamenti di prevaricazione e maleducazione. In queste attività ho lavorato assieme a Giuliana Guadagnini (responsabile del Punto Ascolto per la prevenzione del disagio scolastico e del bullismo per Verona e provincia, ndr ) e il Direttore Organizzativo del club Marco Previato.
Da L’Arena del 20 agosto 2018