Mangiare sano ma con gusto.
È questa la filosofia del ristorante Settimo Cielo di Pescantina, sponsor ufficiale Rugby Club Valpolicella, come ci racconta la titolare Petra Antolini che lo scorso anno ha avviato anche una seconda attività, Casa Petra, una bakery-house innovativa.
Petra, com’è cominciata la collaborazione con il Valpolicella?
È nato tutto un paio di anni fa grazie al mio compagno Lorenzo Giacopuzzi, che ai tempi giocava in prima squadra e mi ha fatto conoscere il Club. In più, ora mio figlio gioca nell’Under 16 quindi il legame con la società di San Pietro si è fatto ancora più stretto.
Cosa ti piace del rugby?
È uno sport che trasmette molto ai ragazzi, insegna valori come la lealtà, il rispetto e il sostegno per i propri compagni. Inoltre, seguendo appunto mio figlio nelle partite, vedo sbocciare molte amicizie anche con giocatori di squadre avversarie e questa non è una cosa così scontata.
Parliamo ora della tua attività, basata su una cucina salutare ma anche gustosa. Come si possono conciliare le due cose?
Partiamo sempre dal presupposto che mangiare dev’essere un piacere che soddisfi mente e palato. Detto ciò, la cosa fondamentale per seguire una dieta sana è prediligere ingredienti di qualità, così da facilitare anche la digestione. Stiamo infatti educando i nostri clienti a mangiare bene, scegliendo soltanto prodotti di stagione e lavorati dal fresco, tutti alimenti genuini. Parliamo poi anche della pizza, la nostra specialità, che viene spesso classificata fra gli alimenti da evitare per stare in forma. In realtà anche qui la differenza la fanno gli ingredienti: noi utilizziamo solo farine macinate a pietra e lievito madre, decisamente più digeribili. Anche gli accostamenti dei condimenti sulle pizze sono molto importanti, per questo mi permetto sempre di consigliare o sconsigliare ai miei clienti determinati abbinamenti.
Essere circondata da sportivi sarà sicuramente uno stimolo per mantenere un corretto stile di vita anche a tavola…
Esatto, oltre a Lorenzo con me lavora anche Manuel Damoli, uno dei giocatori della serie A. Con lui infatti mi confronto spesso su questi argomenti, anche perché chi pratica sport a certi livelli deve prestare particolare attenzione a quello che ha nel piatto, senza però ovviamente rinunciare al piacere del buon cibo.